Economista e sociologo italiano. Cattolico
militante, fu professore di Economia politica presso le università di
Modena e di Pavia (1878-1918); aderì all'Opera dei Congressi
(V. OPERA DEI CONGRESSI) e a diversi comitati
cattolici, fondando nel 1889 l'Unione degli Studi Sociali. Nel 1893 fondò
la “Rivista internazionale di scienze sociali e discipline
ausiliarie”; fu il principale animatore del movimento della Democrazia
Cristiana e, negli anni 1906-09, fu presidente dell'Unione Popolare, di cui
aveva contribuito a redigere gli statuti.
T. fu uno dei più
importanti ideologi della politica dei cattolici italiani, dei quali sostenne la
necessità di un inserimento e di un impegno attivo nella vita sociale e
politica. Egli teorizzò una democrazia che, ispirandosi ai principi
fondamentali del Cristianesimo, realizzasse una maggiore giustizia sociale,
limitando l'ingerenza dello Stato e nello stesso tempo soccorrendo il singolo in
caso di necessità (a tali principi si ispirò, ad esempio,
l'intensa attività di propaganda da lui svolta in favore dei sindacati e
delle corporazioni).
T. si poneva quindi in netto contrasto con le
concezioni dell'utilitarismo e dell'individualismo della scuola storica tedesca,
alle quali oppose l'importanza dei fattori etici e spirituali; respingendo ogni
forma di determinismo, affermò infatti che la società ha non solo
la possibilità, ma anche il dovere di controllare le leggi che regolano
l'economia di mercato. L'opera di
T. comprende numerose pubblicazioni,
ancora oggi fondamentali, e raccolte in 20 volumi a partire dal 1947. Ricordiamo
in particolare:
La democrazia cristiana (1900),
Il socialismo nella
storia della civiltà (1902),
L'unione popolare tra i cattolici
d'Italia (1908),
Trattato di economia sociale (1908-21), considerato
la sua opera principale. Nel 1951 fu introdotta la causa di beatificazione e nel
1971 fu dichiarato venerabile (Treviso 1845 - Pisa 1918).