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Toniolo, Giuseppe.

Economista e sociologo italiano. Cattolico militante, fu professore di Economia politica presso le università di Modena e di Pavia (1878-1918); aderì all'Opera dei Congressi (V. OPERA DEI CONGRESSI) e a diversi comitati cattolici, fondando nel 1889 l'Unione degli Studi Sociali. Nel 1893 fondò la “Rivista internazionale di scienze sociali e discipline ausiliarie”; fu il principale animatore del movimento della Democrazia Cristiana e, negli anni 1906-09, fu presidente dell'Unione Popolare, di cui aveva contribuito a redigere gli statuti. T. fu uno dei più importanti ideologi della politica dei cattolici italiani, dei quali sostenne la necessità di un inserimento e di un impegno attivo nella vita sociale e politica. Egli teorizzò una democrazia che, ispirandosi ai principi fondamentali del Cristianesimo, realizzasse una maggiore giustizia sociale, limitando l'ingerenza dello Stato e nello stesso tempo soccorrendo il singolo in caso di necessità (a tali principi si ispirò, ad esempio, l'intensa attività di propaganda da lui svolta in favore dei sindacati e delle corporazioni). T. si poneva quindi in netto contrasto con le concezioni dell'utilitarismo e dell'individualismo della scuola storica tedesca, alle quali oppose l'importanza dei fattori etici e spirituali; respingendo ogni forma di determinismo, affermò infatti che la società ha non solo la possibilità, ma anche il dovere di controllare le leggi che regolano l'economia di mercato. L'opera di T. comprende numerose pubblicazioni, ancora oggi fondamentali, e raccolte in 20 volumi a partire dal 1947. Ricordiamo in particolare: La democrazia cristiana (1900), Il socialismo nella storia della civiltà (1902), L'unione popolare tra i cattolici d'Italia (1908), Trattato di economia sociale (1908-21), considerato la sua opera principale. Nel 1951 fu introdotta la causa di beatificazione e nel 1971 fu dichiarato venerabile (Treviso 1845 - Pisa 1918).